Le Arecaceae (note come Palme) sono una famiglia di piante monocotiledoni appartenenti all'ordine Arecales. Comprende 202 differenti generi con circa 2.600 specie, la maggior parte delle quali diffuse nelle aree a clima tropicale o subtropicale. Sono fra le poche famiglie di piante monocotiledoni che effettuano un accrescimento secondario.

Si tratta di una delle più antiche famiglie vegetali: resti fossili di Arecaceae compaiono già durante il Cretaceo, circa 70-80 milioni di anni fa.

Alcune palme di questa famiglia sono utilizzate, soprattutto in Asia, per la produzione del vino di palma.

Specie e Tribù di Produzione

La maggior parte delle specie sono native di Africa, Asia e Australia, ma non mancano le specie native del Nuovo mondo.

Esistono inoltre due specie native dell'Europa meridionale: la palma nana Chamaerops humilis, tipica specie della macchia mediterranea, diffusa in Portogallo, Spagna, Francia, Italia (soprattutto in Sicilia, Sardegna e Calabria) , e Malta e la Phoenix theophrasti, nativa di Creta e della Turchia meridionale.

Tra le specie adattesi ai climi freddi merita una menzione il genere Trachycarpus, nativo dell' Asia orientale, che riesce a crescere sino alle latitudini dell'Islanda. Non sono considerate alberi da legno.

Washingtonia Filifera e Washingtonia Robusta

La Washingtonia (Washingtonia, H. Wendl. 1879) è un genere delle Arecaceae. Il nome di questa palma fu scelto in onore di George Washington. È originaria della California e dell'Arizona, raggiunge i 30 m di altezza.

Il genere Washingtonia comprende due specie:la Palma californiana (Washingtonia filifera) e la Palma messicana (Washingtonia robusta).

Washingtonia robusta ha un tronco più sottile, è più alta, ed ha una crescita significativamente più rapida di Washingtonia filifera.

La differenza più evidente tra le due specie, che consente un facile riconoscimento, è il colore della base del picciolo (li dove la foglia si inserisce sul tronco): in W. robusta è usualmente rosso-porpora, mentre in Washingtonia filifera è verde.

Phoenix Dactylifera

La Phoenix dactylifera, comunemente nota come palma da datteri, è una pianta della famiglia delle Arecaceae. Fu nota sin dall'antichità tra gli Egizi, i Cartaginesi, i Greci, i Romani, i Berberi per i suoi frutti eduli chiamati datteri.

Fusto

Il tronco, più slanciato della congenere Phoenix canariensis, può essere alto fino a 30 m, ma di solito non supera i 15-20 m. Spesso molti tronchi si generano da un unico sistema radicale, ma si possono avere anche esemplari isolati.

Foglie

Le foglie sono pennate, rigide, di colore verde-grigio, lunghe 3-5 m con picciolo spinoso e circa 150 foglioline lineari-acuminate, lunghe 30 cm e larghe 2 cm, glauche nella parte inferiore. La chioma può raggiungere un diametro di 10 m.

Infiorescenza e Impollinazione

La palma è dioica: le piante maschili e femminili hanno entrambe piccoli fiori di colore chiaro raggruppati in grosse infiorescenze a forma di grappolo.

L'impollinazione in natura avviene per mezzo del vento ma per le piante coltivate a scopo commerciale viene generalmente praticata artificialmente.

Frutti

Il frutto, il dattero, è una drupa di forma cilindrica lunga 3-7 cm e larga 2-3 cm, che, quando è matura, assume un colore scuro. La sua parte edule è il pericarpo molto zuccherino e carnoso.

La drupa contiene un unico seme, lungo circa 2-2,5 cm e spesso 6-8 mm. Dalla linfa fermentata dell'albero si può anche ricavare il legmi, una bevanda alcolica.ommerciali.

Distribuzione e Habitat

A causa dell'antichità delle coltivazioni, il suo areale originario non può essere determinato con certezza, basti pensare che era già coltivata nel 4000 a.C. a Babilonia: è plausibile comunque che si tratti dell'Africa settentrionale o dell'Asia sudoccidentale.
Oggi è coltivata in tutto il Maghreb, in Egitto, Arabia, nel Golfo Persico, nelle Canarie, nella zona mediterranea settentrionale e nel sud degli Stati Uniti.

Curiosa la situazione in Sicilia dove la palma da datteri è diffusissima (in particolar modo nei giardini della città di Palermo), ma non è sfruttata o coltivata a scopi commerciali.